Se stai immaginando di realizzare un’identità visiva memorabile per la tua azienda, ti consiglio di leggere la storia di Francesca.
Con il suo brand Still Life, Francesca vende prodotti tessili di altissima qualità sia per la casa che per hôtellerie di lusso. Quando mi ha contattata si è rivolta a me per creare un packaging personalizzato, ma durante la prima call è stato subito evidente a entrambe che c’erano alcuni passaggi da rivedere prima di iniziare a lavorare sul nuovo progetto.
Il logo di Francesca era datato e soprattutto la sua identità visiva era incompleta e non rispecchiava la personalità del suo brand.
Così abbiamo scelto di fare un passo indietro: studiare tutto dall’inizio e gettare le basi per la sua nuova identità visiva e il suo nuovo logo.
Come si crea un’identità visiva memorabile per la tua attività?
Quando mi approccio ad un nuovo progetto, la prima cosa che faccio è spiegare ai miei clienti che design, font e colori vengono dopo.
Prima è necessario approfondire e comprendere qual è l’anima del brand, a quali clienti ci si vuole rivolgere, qual è la strategia di comunicazione da seguire
Il questionario
Conoscere il tuo brand, i suoi valori e sapere chi sono le persone a cui ti rivolgi è indispensabile per comunicare in modo efficace, anche visivamente.
Per questo ogni progetto che seguo inizia con la compilazione di un questionario in cui pongo ai miei clienti domande specifiche sui loro clienti ideali, sulle parole con cui descriverebbero il loro brand, sui loro competitor.
L’intervista
Capita che i miei clienti abbiano qualche difficoltà a rispondere a tutte le domande, per questo mi prendo qualche giorno per studiare il questionario compilato e poi programmo un’approfondita intervista.
Francesca aveva ben chiari i suoi competitor, ma aveva bisogno di fare chiarezza sulle parole chiave per descrivere il proprio brand, così l’ho aiutata chiedendole di raccontarmi esempi specifici, di spiegarmi perché avesse scelto un aggettivo e non un altro, apparentemente sinonimo.
Poi siamo passate allo step successivo.
A cosa serve una moodboard quando si parla di identità visiva?
La Moodboard è uno strumento molto utile, perché racchiude i concetti in immagini ed arriva al nostro cervello in modo più diretto rispetto alle parole.
Non solo, le immagini possono generare emozioni o innescare ricordi, anche per questo motivo, durante questo step, i miei clienti scoprono con stupore nuovi aspetti riguardo i propri obiettivi di business.
In questo articolo di blog approfondisco come la moodboard non sia solo una tavola decorativa, ma un vero strumento per aiutarti a lavorare sul brand della tua azienda.
Tornando al nostro progetto di identità visiva, ho chiesto a Francesca di scegliere tre parole principali per descrivere il suo brand, ma nel questionario comparivano molti altri aggettivi collegati. Per questo ho utilizzato più moodboard per aiutarla a comprendere meglio le sfumature: qui sotto trovi la moodboard scelta e il concept del logo.
Dar vita alla nuova identità visiva
Una volta scelta la moodboard più rappresentativa per il brand, è iniziata la fase di progettazione vera e propria.
Il concept del nuovo logo
Quando si prende in mano un brand che ha già un logo, anche in caso di rebranding bisogna sempre tenere ben presente il passato: si può scegliere di cambiare totalmente e dare un taglio netto o elaborare una nuova interpretazione in continuità con ciò che è stato fino ad oggi, ma non è possibile procedere a un rebranding senza sapere la storia del brand a cui ci si accinge a lavorare.
Nel caso di Still Life il concept del logo era coerente con il settore del brand: un fiore del cotone del nord.
Ho voluto così mantenere quel concept per creare una nuova identità visiva completa, che tenesse conto di alcune specifiche:
– Il brand vende sia al cliente finale per la casa, sia a hotel e B&B di lusso
– Aveva la necessità di essere versatile per due collezioni: una basic e una luxury
Gli elementi della nuova identità visiva di Still Life
Sull’importanza di tutti gli elementi che compongono un’identità visiva di un logo efficace, lascio il link al mio articolo precedente.
In questo caso specifico ho lavorato su più fronti, tenendo bene in mente che l’identità visiva di un brand non è un esercizio di stile, ma rappresenta il modo in cui l’azienda si mostra ai suoi clienti nel mondo reale.
L’identità visiva di un brand deve essere necessariamente accompagnata da uno studio sull’identità del brand, altrimenti rischia di essere solo un esercizio di stile.
Per questo prima di iniziare a progettare, approfondisco tutti gli aspetti dedicati al tuo brand.
L’identità visiva della tua azienda comunica al tuo target? Scopriamolo.